Presentazione
Colline incolte e dal profilo grezzo, piccole valli che si incuneano tra di esse in modo irregolare, burroni e pareti rocciose a strapiombo, una vegetazione che alterna pinete, filari di agavi fiorite e macchia mediterranea; e poi un silenzio sovrano, interrotto solo dal gracchiare dei corvi, dal frinire delle cicale o dallo stormire degli alberi. E in mezzo a questo aspro e suggestivo paesaggio, un tempio dorico che si impone integro al sommo di una collina e un teatro greco, su un’altra collina, che conserva quasi intatta la sua architettura e la sua fruibilità.
E’ Segesta, un angolo di Grecia misteriosamente presente in un antico centro anellenico della Sicilia occidentale, che oltre al tempio e al teatro conserva resti di epoca antica e del periodo medievale.
Il territorio di Segesta parla anche il linguaggio della storia moderna, perché a pochi chilometri a sud-est dell’area archeologica si combattè la storica battaglia di Calatafimi, evento cruciale dell’epopea garibaldina, che un monumento ossario religiosamente commemora.