Presentazione
Dire Erice è dire il nome di una piccola città dal fascino inconfondibile.
Situata sulla vetta dell’omonimo monte (750 m. sul livello del mare), essa domina un panorama che abbraccia tutta la Sicilia occidentale e si allunga sul Tirreno e sulle coste tunisine, includendo le Egadi e l’isola di Pantelleria.
Il complesso urbano conserva una chiara impronta medievale e custodisce testimonianze di una storia trimillenaria, che lega le sue radici al mito dei Troiani profughi, di Enea e al culto di Venere Ericina, che, col suo tempio, nell’antichità fu meta di pellegrinaggi attraverso il mediterraneo verso Oriente e Occidente e su cui poi i Normanni eressero un Castello, fortezza inespugnabile sulla vetta.
Possenti mura antiche, torri, porte di accesso, il duomo, chiese, campanili, monasteri, il palazzo civico, musei, strade lastricate, vicoli e cortili adorni di fiori, il giardino pubblico del Balio, ceramiche e tappeti multicolori esposti nei negozi, creano un’atmosfera invitante, scandita dai ritmi lenti di altri tempi.
In questa atmosfera é bello che lavorino, per una scienza al servizio dell’uomo e della pace, studiosi di tutto il mondo, che si ritrovano, periodicamente, presso la Fondazione e Centro di Cultura Scientifica “Ettore Majorana”, fondata a Erice nel 1963 dal trapanese Antonino Zichichi e onorata, trent’anni dopo, della visita del Pontefice Giovanni Paolo II.